Piccola Serenata Notturna di Mozart – Spartito e Analisi
Analisi dettagliata del primo tempo della “Piccola Serenata Notturna” (Eine Kleine Nachtmusik) K. 525 di W. A. Mozart
Esposizione della Piccola Serenata Notturna di Amadeus Mozart
- 00:28 – primo tema, sol maggiore. Cellula ritmica fondamentale che rimane fortemente impressa.
- 00:44 – idea secondaria del primo tema, più dolce (battuta 11 e seguenti).
- 00:56 – ponte modulante, da sol maggiore a re maggiore (da battuta 18); si ferma sul la, dominante della nuova tonalità.
- 01:13 – secondo tema, re maggiore (“A”, battuta 28). Meno caratterizzato ritmicamente, contiene alcune modulazioni interne ma rimane saldamente ancorato al re maggiore.
- 01:24 – idea secondaria del secondo tema, a sua volta articolata in un primo inciso “piano”, da battuta 35 all’inizio di battuta 39, ed un secondo inciso “forte”da metà di battuta 39 a “B”, battuta 43 (in effetti lo stesso ritmo di inizio del secondo tema, ma sul terzo tempo della battuta ). Fare molta attenzione al primo di questi due incisi (da battuta 35), perché, inaspettatamente, esso si rivelerà importantissimo nello sviluppo. Questi due incisi vengono ripetuti da “B”in poi (battuta 43-50); le ultime battute dell’esposizione sono dedicate invece ad una “codetta”, cioè ad una frase che ha provvisoriamente una funzione conclusiva, ma in realtà chiude soltanto una parte, lasciando aperta ogni possibile continuazione.
- 01:58: ripetizione di tutta l’esposizione
Sviluppo : Piccola Serenata Notturna di Mozart
Ecco lo sviluppo della Piccola Serenata Notturna:
- 03:27 – sezione di sviluppo. Inizialmente viene ripreso il tema iniziale nella stessa tonalità in cui si è conclusa l’esposizione, cioè re maggiore. La frase si conclude con le note di un accordo di settima di dominante, il che fa pensare ad una modulazione a mi minore; in realtà si continua direttamente in do maggiore (è una classica “cadenza evitata”). A 03:35 (battuta 60) si ritrova il frammento apparentemente “secondario”del secondo tema cui si era accennato prima, che verrà riproposto più volte, modulando a diverse tonalità, fino a dare l’impressione di fermarsi sul sol minore. Un breve passaggio con tutti gli strumenti all’unisono (da 03:51, battuta 70), porta alla parte conclusiva dello sviluppo, che sfocia nella ripresa, naturalmente in sol maggiore.
- 04:00 – alla lettera C (battuta 76) inizia la ripresa, con la ripetizione del primo tema. Si riascolta anche il ponte, inizialmente uguale all’esposizione, che però è più breve ed ovviamente non modula (insiste sul re maggiore, che in realtà va inteso come dominante di sol maggiore).
Wolfgang Amadeus Mozart : ripresa : Piccola Serenata Notturna
- 04:41 – ripresa del secondo tema, in sol maggiore. Questa ripresa si presenta solo con minime variazioni rispetto all’esposizione (qualche nota secondaria modificata, qualche spostamento di ottava). Si riascolta anche (da 05:17, lettera E, battuta 124) la “codetta”che terminava l’esposizione. Questa volta essa però non conclude, ma si ripresenta leggermente variata, e porta alla coda (osservare il passaggio cromatico discendente eseguito dai violini primi alla battuta 128, passaggio del tutto assente nell’esposizione).
- 05:31 – da battuta 132 si ha la coda, con un ritmo simile alla seconda battuta del primo tema.
Osservare che nella partitura si trova anche il ritornello del blocco sviluppo-ripresa, che però comunemente non viene eseguito.
Va anche detto che nei brani in forma sonata di Mozart raramente è presente un periodo di conclusione veramente “importante”; anche lo sviluppo di solito non è particolarmente esteso, limitandosi spesso ad una rielaborazione non molto approfondita di frammenti dei due temi.