Richard Wagner Opere Teatrali : Tannhauser Lohengrin Olandese Volante
Richard Wagner dedica la maggior parte della produzione delle sue opere al teatro, ma compone anche pagine orchestrali, pianistiche e vocali seppur di scarsa rilevanza. Tutti i libretti sono scritti dal compositore con un linguaggio colto e complesso, molto attento al significato dei contenuti espressivi ed insieme sensibile alla sonorità delle parole. Ecco le le opere di Richard Wagner nell’elenco sottostante con una breve descrizione.
Teatro e vita di Richard Wagner : biografia
- RIENZI: è l’anello di congiunzione tra i primi esperimenti e la maturazione della nuova drammaturgia; nonostante è simile al grand-opéra, la scrittura dell’orchestra è molto densa.
- L’OLANDESE VOLANTE: chiamato anche Il vascello fantasma. Narra di un navigatore olandese condannato a vagare eternamente per i mari per aver maledetto Dio; solo l’amore di una donna potrà salvarlo. La giovane Senta si vota alla redenzione dell’Olandese, ma viene da lui ingiustamente accusata di tradimento. La giovane non esita a morire giurando la propria innocenza, liberando così l’anima del navigatore. Emerge il tema della redenzione attraverso l’amore. Sono utilizzati i Leitmotive ossia idee tematiche che contraddistinguono alcuni elementi della narrazione(personaggi, avvenimenti, sentimenti, oggetti, ecc..), e che vengono proposte, seppur variate, ogni qualvolta ricorrono i suddetti elementi . –
- TANNHAUSER: narra dell’omonimo Minnesanger, diviso tra l’amore sensuale per Venere e quello spirituale per Elisabeth. Riaffiora il tema della redenzione ottenuta tramite l’estremo sacrificio. Infatti Elisabeth offre alla Vergine la propria vita per salvare il peccatore Tannhauser. La presenza dei Leitmotive è sempre più significativa e rilevante. Matura la distinzione tra il ruolo del canto, che deve narrare la vicenda attraverso un declamato, e quello dell’orchestra alla quale Wagner affida il compito di spiegare gli aspetti emotivi e psicologici connessi ai contenuti testuali. Alcuni episodi sono infine caratterizzati da un cromatismo drammatico. –
- LOHENGRIN: riprende la leggenda medioevale del cavaliere ignoto che, con un una navicella tirata da un cigno, salva la nobile Elsa, ingiustamente accusata di fratricidio. Decide di sposarla, a condizione che ella non gli chieda mai chi sia e da dove giunga. La giovane accetta il patto ma, la notte delle nozze, viola la promessa. Il cavaliere, davanti al re, nobili ed Elsa, dichiara di essere Lohegrin, figlio di Parsifal e di giungere dal castello di Monsalvat, dove è conservato il santo Gral. I cavalieri del santo Gral, dotati di poteri straordinari hanno il compito di difendere la virtù e l’onore senza svelare la propria identità; se costretti a svelarla devono tornare a Monsalvat. Così egli abbandona Elsa. Wagner elimina le forme chiuse, creando un flusso musicale chiamato “melodia infinita”, i Leitmotive svolgono una funzione evocativa indiretta di carattere simbolico.
Altre grandi opere teatrali di Richard Wagner
- TRISTANO E ISOTTA: racconta la passione travolgente che conduce i 2 protagonisti a tradire la fiducia di re Mark, zio di Tristano e promesso sposo di Isotta. Solo la morte di 8 entrambi riscatta in una dimensione catartica il desiderio degli amanti. L’opera è legata dall’amore sublimato per la moglie Mathilde e alla lettura di Schopenhauer . I Leitmotive sono numerosi: il desiderio, lo sguardo di Tristano, il giorno, il dolore di Marke… L’elemento più caratteristico dell’opera risiede nel cromatismo estremo (fece molto scandalo per questo). –
- I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA: ambientata nel 1500 (Rinascimento). È la sola opera wagneriana di stile leggero. I protagonisti sono i Meistersinger, poeti – musicisti dilettanti, che si affrontano in pubbliche gare di composizione. Wagner non utilizza un linguaggio estremo come nelle altre opere, ma utilizza una scrittura diatonica e contrappuntistica per suggerire l’atmosfera della vicenda. –
- L’ANELLO DEL NIBELUNGO: titolo della grandiosa tetralogia wagneriana che dura circa 15 ore. Comprende una vigilia, “L’oro del Reno”, e tre giornate, “La Valchiria”, “Sigfrido” e “Il crepuscolo degli dei”. La trama narra di dei, semidei e uomini che lottano per il possesso di un anello forgiato con l’oro del Reno, in grado di garantire il dominio sul mondo. La conclusione è tragica. Gli dei malvagi vengono annientati, muoiono gli eroi positivi e l’anello viene restituito al Reno. Caratteristica principale dell’opera è la densità dell’organico orchestrale (l’orchestra è espressiva e potente). –
- PARSIFAL: ultima opera di Wagner. In essa il tema della redenzione è rivisitato in chiave cristiana. Parsifal, il “puro folle”, con la sua compassione rinuncia alla sensualità e al piacere e diventa sacerdote del santo Gral. L’opera segna la rottura definitiva dell’amicizia di Wagner e Nietzsche. Si caratterizza per il contrasto fra la scrittura cromatica e quella diatonica. Dapprima eseguito solo a Bayreuth, poi a New York nel 1903 (contro il volere di Cosima Liszt) e poi scaduti i diritti d’autore è rappresentato in tutto il mondo.