Tempo musicale : semplice o composto
Il tempo di un brano di musica è l’arrangiamento o disposizione dei suoi ritmi in uno schema ripetitivo di battiti o beat forti e deboli. Questo non significa necessariamente che i ritmi stessi sono ripetitivi ma richiamano fortemente uno schema ripetuto di pulsazioni. E’ sulle pulsazioni, il battito della musica, tu che batti il piede, batti le mani, fai un passo di danza, etc.
Alcune musiche non hanno il metro o tempo. Molte musiche antiche, come i canti Gregoriani, alcune musiche moderne, come della musica sperimentale del ventesimo secolo, e alcune musiche Non-Occidentali, come alcune musiche per flauto dei nativi americani, non hanno un forte, ripetitivo schema di battiti.
Alcune musiche, come i brani per percussioni dell’Africa Occidentale, tendono ad avere dei tempi complessi.
La maggior parte della musica occidentale ha semplici e ripetitivi schemi di battiti. Questo fa del tempo o metro un utilissimo mezzo per organizzare la musica. La notazione comune, per esempio, divide la musica scritta in piccoli gruppi di battiti chiamati misure o battute. Le linee che dividono ogni misura dalla successiva aiutano il musicista a leggere la musica e a tenere la traccia del ritmo. Ad un brano (o sezione del brano) viene assegnata l’indicazione del tempo che indica all’esecutore quante battute lo aspettano in ogni misura e quale tipo di nota occupa un battito.
(Per altre informazioni su come leggere l’indicazione del tempo, leggi l’indicazione del tempo) anche la direzione dipende dal metro del brano; i direttori orchestrali usano differenti schemi di conduzione per tempi differenti. Questi schemi accentuano la differenza tra i battiti più forti e quelli più deboli ed aiutano gli esecutori a tenere il tempo e traccia di dove sono durante lo sviluppo del brano.
Ma lo schema di direzione dipende solo dallo schema di battiti forti e deboli. In altre parole essi dipendono solo da “quanti battiti ci sono nella misura o battuta “, non da “quale tipo di nota occupa un battito”.Così anche se l’indicazione del tempo viene spesso chiamata Tempo o metro di un brano, si può parlare del tempo senza preoccuparsi dell’indicazione del tempo sullo spartito o persino senza essere in grado di leggere la musica.
Classificazione del Tempo o metro
I tempi si possono classificare contando il numero di battiti da un battito forte all’altro. Per esempio, se il tempo della musica si sente come “forte- debole- forte- debole”, è un tempo doppio.”Forte- debole-debole -forte- debole- debole” è un tempo ternario, e “forte- debole- debole- debole” è quadruplo. (La maggior parte delle persone non da importanza alla classificazione dei tempi meno usati, come quelli con cinque battito per battuta .)
Tempi semplici o composti
I tempi possono essere classificati anche come semplici o composti. In un tempo semplice ogni battuta è fondamentalmente divisa in due metà. Nei tempi composti ogni battuta è divisa in tre. Un poliritmo è quando il tempo base di un brano è interrotto da alcuni battiti che suonano come se appartenessero a un tempo differente. Uno degli esempi più comuni a riguardo, è l’uso di terzine per aggiungere un tempo composto ad un brano che è principalmente in un tempo semplice.
Riconoscimento del tempo
Per imparare a riconoscere il tempo, ricorda che (nella maggior parte della musica occidentale) i battiti e le suddivisioni dei battiti sono tutti uguali e pari. Così sentirai fondamentalmente un fluire di pulsazioni pari ed eguali che sottolineano i ritmi della musica.
Per esempio, se insieme alla musica puoi contare “UN-o-DU-e-UN-o-Du-e” (con tutte le sillabe ugualmente divise) probabilmente si tratta di un tempo semplice. Ma se è più confortevole o suona meglio contare “UN-o-e-DU-e-e-UN-o-e-DU-e-e”, si tratta probabilmente di un tempo composto.
(Fai attenzione che i numeri inizino sempre sul sulla pulsazione, e l'”UNO” sempre sulla pulsazione più forte.) Ciò può richiedere un po’ di pratica, se non si è abituati a farlo, ma è un utile esercizio per chiunque voglia imparare la musica. All’inizio, per aiutarti, la figura in basso riassume i tempi più usati.