Armonia musicale Spartiti e Teoria classica – La Notazione
Questo corso introduce i concetti basilari ed i termini necessari per discutere della melodia e dell’armonia musicale. E’ indirizzata a giovani ed adulti con nessuna base di teoria musicale. La teoria musicale è un insieme di metodi per classificare, analizzare e comporre musica. Essa può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la semiografia (notazione musicale) e la sua esecuzione. In generale la teoria può essere considerata “ogni asserzione, credenza, o concezione della musica”. Lo studio accademico della musica è chiamato musicologia.
La teoria della musica, generalmente, ha il compito di facilitare e ridurre il lavoro di esecuzione e composizione di brani musicali a un insieme di regole e idee astratte. In genere i lavori riguardanti la teoria musicale sono sia descrittivi che prescrittivi, cioè cercano sia di definire la pratica musicale sia di influenzare la pratica della musica attuata dopo aver letto i lavori stessi. Perciò la teoria musicale dipende soprattutto dalla pratica ma, allo stesso tempo, suggerisce future esplorazioni. I musicisti studiano la teoria musicale per capire le relazioni che un compositore si aspetta siano capite nella notazione, un compositore studia la teoria musicale allo scopo di capire come produrre certi effetti e di strutturare il suo lavoro. I compositori possono studiare teoria musicale per instradare le proprie decisioni relative alla composizione.
In genere, la teoria musicale nella tradizione occidentale tratta dell’armonia e del contrappunto, e quindi usa queste per creare delle strutture musicali più estese e la creazione della melodia.
Le basi della fisica
I suoni possono essere classificati in base alla loro altezza, a seconda della loro frequenza o della distanza relativa da una altezza di riferimento (il la di solito). Accordare significa assegnare un preciso valore di frequenza alle varie note. La differenza tra l’altezza di due note è chiamata intervallo. Le note possono essere disposte in scale musicali e modi musicali. Le scale che si incontrano più spesso nella musica occidentale moderna sono la scala maggiore e la scala minore. Il timbro è quella caratteristica del suono che permette, a chi ascolta, di distinguere le diverse fonti sonore: un do suonato da un violino è diverso dallo stesso do suonato da un pianoforte. L’intensità è la forza con cui viene emesso un suono. Per durata si intende quanto ogni suono si prolunga nel tempo. Per rappresentare la durata dei suoni si usano dei simboli grafici posti sul pentagramma. La parte della teoria musicale che si occupa dello studio di questi simboli è la semiografia (o notazione musicale).
Acustica
- Strumenti musicali e onde armoniche
- Strumenti a fiato e onde armoniche
- La serie degli armonici
- Il terzo suono di Tartini o risultante di Helmholtz
Gli elementi del Tempo
Il ritmo è la disposizione regolare e comprensibile di suoni nel tempo. Il metro divide il tempo in intervalli regolari chiamati misure, o battute. Una caratteristica di un brano musicale è che il tempo è rappresentato da una frazione, come 3/4 o 6/8. I tempi si suddividono in binari, ternari, composti e irregolari. Nel tempo binario il numeratore della frazione è multiplo di due e indica in quante parti deve essere suddiviso un movimento della battuta . Nel caso del tempo ternario il movimento viene suddiviso in tre parti invece che due.
I tempi composti sono la somma di più tempi. Il tempo di 6/8, ad esempio, è composto, binario ma con suddivisione ternaria della sua unità di misura che è la semiminima con il punto. I tempi irregolari sono invece tempi composti con il numeratore della frazione dispari che comportano quindi una suddivisione irregolare della battuta . Un esempio ne è il 7/8, molto utilizzato nel genere progressive insieme ad altri tempi irregolari e composti come il 7/4, 5/8. Esistono diversi tipi di ritmi, ad esempio quelli sincopati sono ritmi in cui i tempi normalmente non accentati lo diventano. Il concetto di ritmo è diverso per ogni cultura, nella musica occidentale i ritmi derivano dalla musica e poesia della civiltà greca. Suonare ritmi diversi simultaneamente con una tempi diversi è chiamato poliritmo che è quindi una sovrapposizioni di ritmi diversi.
- Il ritmo musicale
- Il metro musicale o tempo
- L’indicazione del tempo
- La dinamica
Gli elementi delle note
Timbro
La teoria musicale descrive come i suoni, che consistono in onde di compressione del mezzo (in genere aria), sono descritti, e descrive le relazioni tra i suoni prodotti e la percezione degli ascoltatori. Lo studio di come gli esseri umani interpretano i suoni è chiamato psico acustica. In musica queste onde non sono misurate tipicamente con la loro lunghezza (la lunghezza d’onda) o con il loro periodo, ma con la loro frequenza. Spesso gli aspetti fondamentali del suono e della musica sono descritte come altezza, durata, intensità e timbro. Ogni oggetto ha una frequenza di risonanza che è determinata dalla struttura fisica dell’oggetto. Le differenti frequenze alle quali gran parte degli strumenti vibrano sono date dalla serie degli armonici naturali. Le casse armoniche degli strumenti musicali sono progettate in modo da rafforzare queste frequenze. Strumenti differenti hanno poi differenti timbri, a causa della variabilità della grandezza e della forma degli strumenti.
Il colore musicale
Combinare tempo e note
- Il contrappunto
- La tessitura musicale
- Le forme musicali
Note e scale
- Tono e semitono
- Tonalità e scale maggiori
- Scale – tonalità minori
- Intervalli musicali
- Armonici
- Il circolo delle quinte
- Altre scale musicali: diminuite, esatonali, pentatoniche, ottofoniche, indiane e blues
Ascolto
- Il sistema tonale
- Ear training
- La modulazione (Trasposizione)
Notazione musicale
La semiografia (o notazione musicale) è la rappresentazione grafica della musica. Le note ed i ritmi sono rappresentati da simboli sul pentagramma, i simboli principali sono la chiave (altezza delle note), il tempo (durata delle note), la dinamica (intensità delle note). Inoltre vengono usati altri simboli per indicare le ripetizioni (ritornelli), velocità interpretazione.
Le note
- Lo spartito e la notazione musicale
- Le chiavi musicali
- Le note bemolli e diesis o alterazioni musicali
- L’armatura tonale e le tonalità sullo spartito
- L’enarmonia
Tempo
- La durata : la lunghezza delle note
- Lunghezza delle pause
- L’indicazione del tempo
- La misura musicale o battuta
- Le stanghette spezzabattute
- Sincopi
- Tempo
- Ritornelli e altri segni
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Molto chiara la spiegazione. Complimenti per aver reso facili argomenti molto difficili. Grazie.
Molto chiaro e interessante. Come si fa a reperire il testo completo di questo articolo?