Forma Sonata | Musica Classica da Haydn Mozart e Beethoven
Un infinito ed esplicito ringraziamento a Gino Palumbo che ha regalato a voi visitatori del sito questa meravigliosa, dettagliata, approfondita ed utile sezione dedicata alla Forma Classica per eccellenza: la Forma Sonata.
di Gino Palumbo, ottobre 2008.
Il termine “sonata” ha assunto nel corso dei secoli diversi significati. L’origine della parola indica semplicemente “musica da suonare”, cioè da eseguire solo con strumenti; dunque un termine che si oppone a “cantata”. Ma da un punto di vista formale il genere della sonata si è molto evoluto nella storia della musica, per cui la stessa parola sta ad indicare pezzi di natura completamente diversa.
In questo scritto non ripercorrerò le tappe dell’evoluzione della sonata, ma mi concentrerò su alcuni aspetti formali, particolarmente in relazione alla sonata classica.
Analisi Forma Sonata : sommario
- La sonata bitematica e bipartita
- Domenico Scarlatti : analisi delle sonate K 517 e K 159
- Forma sonata classica: bitematica e tripartita
- Wolfgang Amadeus Mozart e la forma sonata della Piccola Serenata Notturna
- Sonate, sinfonie, concerti e quartetti di Ludwig Van Beethoven
- La Forma Sonata nel quartetto di Ludwig Van Beethoven op.18 n.1 in Fa Maggiore
- La Sinfonia Italiana di Mendelssohn Bartholdy parte I
- Analisi della forma sonata di Felix Mendelssohn Bartholdy Parte II
- Felix Mendelssohn e la sua famosa Sinfonia Italiana Parte III
- Consigli e fonti per l’analisi di altre opere di Haydn, Mozart, Beethoven, Dvorak e Mendelssohn
Cosa si intende per Forma Sonata
Per cominciare, conviene sgomberare subito il campo da un possibile equivoco. Quando si parla di forma sonata di solito non si intende parlare della “forma della sonata”, cioè dello schema costituito dai diversi tempi (o “movimenti” ) in cui si articola una sonata, ma si indica la struttura di un singolo pezzo. Un “Allegro” ad esempio può essere scritto in forma sonata, ma può trattarsi ad esempio del primo tempo di un quartetto, di una sinfonia, o di qualsiasi altra composizione. All’interno di una sonata o di una sinfonia, articolata in tre o quattro movimenti, la forma sonata può essere utilizzata in uno solo dei movimenti o in diversi movimenti; in casi eccezionali addirittura nessuno dei movimenti di una sonata potrebbe essere scritto in “forma sonata”.
Visto che nel seguito farò degli esempi analizzando alcuni noti pezzi classici, ho ritenuto opportuno scegliere pezzi di cui sia facile reperire in rete un video ascoltabile gratuitamente, e se possibile anche la partitura. Perciò indicherò gli indirizzi ai quali accedere per reperire il materiale, anche per poter dare dei riferimenti temporali univocamente determinati.